In ragione delle caratteristiche costruttive e di quelle funzionali, i blocchi oleodinamici vengono sempre più utilizzati per tenere sotto controllo il funzionamento di un impianto oleodinamico.
Scopriamo nel dettaglio che cosa sono i blocchi oleodinamici, come vengono realizzati e quali sono i principali vantaggi applicativi.
Che cosa sono i blocchi oleodinamici
I blocchi oleodinamici conosciuti in gergo anche con il termine di masselli, sono di fatto circuiti oleodinamici chiamati a supervisionare il funzionamento di un impianto oleodinamico ossia un sistema capace di compiere un lavoro meccanico sfruttando l’energia prodotta da un fluido sotto pressione.
La loro realizzazione prevede una prima fase di progettazione con tanto di sviluppo dello schema logico per poi procedere alla realizzazione vera e propria, utilizzando alcuni elementi funzionali allo scopo come valvole a cartuccia, valvole cetop e tanti altri.
In parole povere, si tratta di un susseguirsi di elementi logici e di accessori oleodinamici come manometri, pressostato e trasduttori di pressione e temperatura.
Volendo approfondire e chiarire il concetto, è possibile suddividere il blocco oleodinamico in due parti: una parte è sviluppata essenzialmente con elementi logici deputati all’elaborazione delle informazioni ottenute attraverso appositi sensori e una seconda parte che le elabora per eseguire le necessarie operazioni svolte dagli attuatori.
Un termine di paragone calzante che permette di avere una visione più completa, è quello che vede i blocchi oleodinamici paragonati ai classici quadri elettrici di un impianto.
Questo significa che il blocco consente a un operatore di tenere sotto controllo la quantità di fluido che scorre tra i vari componenti di un macchinario idraulico.
Come vengono realizzati i blocchi oleodinamici
In un macchinario idraulico di qualsiasi tipologia, il blocco oleodinamico rappresenta un elemento fondamentale in quanto da un lato deve garantire efficienza e dall’altro supervisionare l’attività.
Per fare in modo che il blocco possa funzionare correttamente nel tempo, massima attenzione va posta nella scelta dei materiali in funzione della situazione specifica e soprattutto considerando le pressioni presenti.
Essenzialmente, si utilizzano tre o quattro tipologie di materiali capaci di offrire garanzie importanti sotto questo punto di vista.
Nello specifico, si può valutare l’utilizzo dell’alluminio che si dimostra efficace soltanto con circuiti in cui le pressioni sono abbastanza basse, ad esempio per realizzare i collettori di scarico oppure i circuiti che consentono il filtraggio e il raffreddamento dell’olio.
Se invece le pressioni dovessero risultare più elevate, allora sono più indicati l’acciaio e la ghisa.
I principali vantaggi applicativi dei blocchi oleodinamici
I blocchi oleodinamici garantiscono un’importante funzione di supervisione con lo scopo di regolare il flusso del fluido in un determinato macchinario, ottimizzando l’attività tra le varie pompe e attuatori presenti.
I blocchi possono offrire numerosi vantaggi applicativi a patto di affidarsi a un’azienda esperta e specializzata come Riva Tecnoimpianti che da tanti anni si occupa di progettazione e realizzazione di blocchi oleodinamici.
Si tratta di un servizio esclusivo che viene personalizzato rispetto alla richiesta del cliente attraverso lo sviluppo di uno schema logico che può essere anche fornito dallo stesso cliente.
Valutando le caratteristiche dello schema, professionisti qualificati, innanzitutto, scelgono e definiscono i vari componenti del blocco oleodinamico e poi successivamente assemblano il tutto per ottenere un risultato finale caratterizzato da efficienza e affidabilità.
Come detto in precedenza, in fase di progettazione si sceglie anche la tipologia di materiali tenendo in considerazione il livello di pressione a cui i blocchi verranno sottoposti con tanto di trattamento superficiale di fosfatazione per aumentare le prestazioni nel tempo.
Grazie a questo approccio virtuoso e alle caratteristiche dei blocchi oleodinamici, è possibile godere di numerosi vantaggi applicativi.
Innanzitutto, si riesce a minimizzare l’ingombro fisico perché i blocchi oleodinamici, a differenza di soluzioni alternative, richiedono molto meno spazio in quanto non sono previsti raccordi, tubi e tante altre parti che potrebbero rappresentare un problema di non poco conto.
Altra caratteristica che rende i blocchi oleodinamici irrinunciabili riguarda la capacità di abbassare notevolmente il rischio di perdite e trafilamenti di olio nell’ambiente.
In questo modo si ottiene il duplice obiettivo di minimizzare i costi e tutelare la natura e la salute dell’uomo.
Questo è possibile principalmente per il fatto che nei blocchi non ci sono connessioni e raccordi che notoriamente sono gli elementi maggiormente soggetti a perdite di questo genere.
In ultimo, ma non per importanza, c’è la possibilità di minimizzare il rischio di incappare in un errore nel cablaggio della circuitazione.
Infatti, il blocco oleodinamico è già precostituito per cui l’operatore non dovrà occuparsi dell’installazione di raccordi, tubi e altri elementi di connessione per permettere ai vari elementi oleodinamici come valvole, filtri, attuatori e sensori, di interagire.
Con soluzioni alternative, invece, quando un operatore procede con la realizzazione delle connessioni può facilmente commettere un errore sul cablaggio della linea di pressione oppure su quella di scarico, causando non pochi problemi per l’attività produttiva e per il corretto utilizzo dell’intero impianto oleodinamico.
Affidatevi sempre a professionisti del settore, non esitate a contattare l’azienda Riva Tecnoimpianti, realtà consolidata nella vendita ed assistenza nel settore oleodinamico dal 1968.
